Nato dall’impegno della cooperativa Sumisura, lo spazio di via Baltea rappresenta oggi un punto di riferimento per la comunità torinese, con un community hub cresciuto grazie alla cooperazione tra enti, associazioni e cittadini.
Un’esperienza cooperativa longeva e radicata nel territorio, quella della cooperativa Sumisura, attiva dal 2007 nel quartiere torinese di Barriera di Milano. Fondata da un gruppo di architetti e operatori sociali, la cooperativa ha posto al centro della propria azione la rigenerazione urbana e i processi partecipativi legati agli spazi pubblici, promuovendo legami di comunità e nuove opportunità occupazionali.
Fin dalla sua costituzione, uno degli obiettivi principali della cooperativa è stato generare lavoro nel contesto in cui è nata. Nel tempo la realtà è cresciuta, passando da tre a diciotto soci, mantenendo saldo il principio di costruire occupazione attraverso un modello partecipato e inclusivo.
La scelta della forma cooperativa si è rivelata fin da subito la più coerente con la volontà di creare una realtà in grado di offrire opportunità anche a chi vive situazioni di fragilità. Accanto all’impegno nel campo dell’edilizia popolare e della riqualificazione di spazi comunitari, Sumisura ha saputo intrecciare collaborazioni con la Città di Torino e partecipare attivamente a bandi pubblici, diventando un punto di contatto tra i professionisti e gli abitanti.
Nel 2014, in un momento di contrazione delle risorse pubbliche destinate alla rigenerazione urbana, un passaggio cruciale: la nascita del progetto di via Baltea, primo intervento realizzato senza appalti, ma in auto-committenza. È così che l’ex tipografia di via Baltea 3, 1000 m² affacciati su un cortile interno – definito dalla cooperativa “la nostra piazza” – si trasforma in un community hub, in grado di unire attività culturali, sociali e produttive.
Il progetto prende forma grazie a una rete di alleanze: in primis la Casa di Quartiere di via Agliè, ma anche numerose realtà cooperative e associative che contribuiscono alla co-progettazione degli spazi. L’obiettivo è chiaro: garantire la sostenibilità economica del centro senza rinunciare all’accessibilità, con servizi a misura di cittadino. Tra le prime realtà coinvolte ci sono un laboratorio di panificazione all’interno della struttura, una caffetteria, un ristorante con prodotti regionali e sostenibili, una cucina per eventi e corsi, un’aula studio e un coworking. Nel corso degli anni, via Baltea è diventato un punto di riferimento culturale e sociale per Barriera di Milano. Oltre un centinaio le realtà ospitate, tra cui la Jazz School Torino, il Progetto Itaca dedicato al supporto psicologico, la cooperativa Mag4 attiva nella finanza etica, il Gruppo Asperger Piemonte e Radio Banda Larga. Uno spazio che si rinnova costantemente, anche attraverso interventi di pedonalizzazione urbana e nuove attività pensate per le seconde generazioni di migranti e i giovani del quartiere.
Via Baltea è oggi molto più di un progetto di rigenerazione urbana, è un vero e proprio laboratorio di innovazione sociale, dove quotidianamente si intrecciano esperienze e culture diverse, dove si costruisce ogni giorno una comunità viva e inclusiva. Il suo impegno è continuare a farlo crescere con chi lo vive e lo attraversa.
A valorizzare il percorso di Sumisura è anche Irene Bongiovanni, presidente di Confcooperative Piemonte Nord, che dichiara: “la cooperazione rappresenta un motore di sviluppo locale, capace di unire imprenditorialità e inclusione. Esperienze come quella di via Baltea dimostrano quanto una cooperativa possa incidere positivamente sul territorio, generando legami sociali, lavoro e partecipazione. È questo il valore della cooperazione: costruire futuro a partire dalle comunità”.