Questa settimana per “Storie di Cooperazione” la testimonianza di Fabrizio Billero, presidente della Cooperativa Sociale Raggio.
Qual è la storia della cooperativa Raggio?
La cooperativa nasce alla fine del 2012 per creare luoghi integrativi a Mirafiori Nord, a Torino.
Abbiamo cominciato con un semplice baretto di periferia e con l’idea di progettare una socialità diversa rispetto alla realtà della zona.
L’obiettivo era l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. In questo baretto abbiamo accolto due ragazzi con disabilità cognitiva.
Il territorio ha risposto bene a un nuovo modo di vivere il bar: senza macchinette e alcol a basso prezzo ma con il tè del commercio equo, il wi-fi, la possibilità di fare due chiacchiere senza consumare.
E poi cosa è successo?
Nel 2016 abbiamo iniziato a gestire gli spazi ristorativi di Cascina Roccafranca, la caffetteria e l’osteria Andirivieni ed è triplicato il lavoro.
Siamo diventati una cooperativa più grande con l’idea di andare incontro a tutti i tipi di svantaggio: non solo disabilità ma anche ragazze e ragazzi che arrivavano da recupero di dipendenze come alcol e droghe, detenuti che lavorano di giorno e la sera tornano in istituto o persone che arrivano da percorsi immigratori.
Tante anime diverse tutte legate al territorio.
Quali sono stati gli ultimi progetti?
Durante la pandemia abbiamo aperto due locali:
lo spazio ristorativo Al Cecchi, Piola oltre frontiera, della Casa del Quartiere Cecchi Point
e un bistrot nell’Innovation Square Center a Mirafiori per le aziende della struttura e come punto aggregativo in un quadrante privo di momenti di socialità.
Come state vivendo le difficoltà del momento?
Oggi la difficoltà è come rimanere sostenibili.
Il 2020 è una grande sfida.
Vorremmo minimizzare le perdite e tenere tutti a bordo. È diventata una sfida sociale.
Ci aiuta la cassa integrazione, l’asporto e il delivery. Stiamo pensando a proposte delivery per aziende in modo etico e sostenibile non con i soliti attori.
E stiamo mettendo in piedi un progetto di agricoltura sociale con terreni che avremo a partire dal prossimo anno.
Quanti siete?
Siamo 31 di cui 10 svantaggiati. La maggior parte soci.
Che età avete in media?
Siamo tutti under 35, spesso under 30.
Su cosa puntate?
Sulla crescita personale e la ristrutturazione di sé.
Per chi ha incontrato qualche intoppo nella vita è importante ricreare la fiducia in se stessi, sentirsi accettati e benvoluti in modo molto informale, essere stimati e accettati per quello che si è senza stigma o etichette. Tutti siamo semplicemente lavoratori e lavoratrici.
Che formazione avete?
Per la maggior parte veniamo dall’essere animatori e dal volontariato parrocchiale. Per questo abbiamo un approccio caldo e informale.
Il motto della cooperativa Raggio?
Insieme si può fare tutto!
Il valore cooperativo ci dà modo di andare oltre i personalismi e le difficoltà di ognuno.
Non abbiamo inventato nulla ma mettiamo al centro le persone non il profitto o le idee personali.
Tre parole per descrivere Raggio.
Inclusione, libertà, crescita
Se Raggio fosse un animale, sarebbe?
Un uccello che guarda dall’alto, magari un airone.
Se Raggio fosse un colore, quale sarebbe?
Un blu scuro, profondo e rassicurante.
Se Raggio fosse una pianta?
Un’aromatica perché è resistente, si autogenera e autogestisce: la menta.
Qual è la domanda che non compare in questa intervista alla quale vorreste rispondere?
Qualcosa sul processo decisionale. Cerchiamo sempre una soluzione condivisa il più possibile. Ogni scelta è discussa, sviscerata e poi cambiata il un percorso non lineare ma ibrido e di contaminazione. Ragioniamo sempre in modo orizzontale.
Settore e categoria | Sociale di tipo b (inserimento lavorativo). Settore: ristorazione |
Fatturato 2019 | € 845 mila |
Soci | 16 |
Percentuale di presenza femminile | 50% |
Collaboratori esterni | nessuno |
Sede principale (Provincia) | Torino |
Sito web | www.coopraggio.it |
Territorio di riferimento | Torino |
Incarichi esemplari | attestati eccellenza dal 2017 per TripAdvisor |
Il progetto Storie di cooperazione nasce per raccontare l’esperienza delle tante realtà cooperative che operano sul nostro territorio.
Il progetto Storie di cooperazione è a cura di Enrico Gentina. Le interviste sono realizzate dall’autrice e giornalista Francesca Rosso.