“Apriti Sesamo” è la formula magica che, in uno dei più celebri racconti de Le mille e una notte, permette ad Alì Babà di accedere a una caverna contente un grande tesoro. Nel comune di Lanzo Torinese, lontano dalla fiabesca Persia, “Se.Sa.Mo” è l’acronimo della società cooperativa di comunità e impresa sociale Sentieri e Saperi in Movimento, che si impegna – senza ricorrere alla magia – a rendere accessibili a tutti e tutte i tesori che si nascondono nelle Valli di Lanzo e nel Ciriacese.
La cooperativa, fondata da Valentina Coletti, Miriam Giachetti e Marcella Quercia, ha origine dal progetto “Comunità di pratica. Sentieri e Saperi Senza Barriere” promosso dall’Associazione ToMeForWe Onlus su intuizione e con il mandato di Caritas Diocesana di Torino e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dai fondi CEI 8 X mille della Caritas Italiana.
L’idea di impresa nasce, da un lato, per rispondere ai bisogni di promozione e valorizzazione del territorio, dall’altro, da un solido percorso di formazione del personale della cooperativa sul turismo accessibile e fruibile, con una particolare attenzione al target delle persone con disabilità fisico-motorie e senso-percettive. Due i cardini sui quali si regge il lavoro di SE.SA.MO: il diritto di chiunque a viaggiare e a godere della vacanza e del tempo libero nella natura in modo appagante e una nuova visione di disabilità, che non si concentra più sulle fragilità dell’individuo, ma sull’ambiente che crea difficoltà a chi lo abita.
Dati questi presupposti, l’obiettivo del turismo per tutti non deve essere quello di creare delle esperienze di turismo ad hoc per persone con disabilità, ma rendere il territorio fruibile dalla più vasta gamma di turisti possibili, perché l’accessibilità riguarda tutti e tutte. Proprio in tal senso, rendere un sentiero percorribile da persone con disabilità, significa nello stesso tempo renderlo adatto a famiglie con bambini, a persone anziane o a chiunque abbia voglia di vivere la montagna in modo semplice, dimostrando che includere non significa differenziare, ma unire.
“I valori di accessibilità e fruibilità si concretizzano, nel lavoro della nostra cooperativa, nell’organizzazione di escursioni accessibili a tutti sul territorio montano” spiega la presidente Miriam Giachetti “Grazie alla nostra abilitazione professionale in “Accompagnatore turistico” siamo in grado di ideare e realizzare uscite sul territorio che permettano a tutti e a tutte di camminare in un bosco, attraversare un ruscello, respirare l’aria frizzante della montagna, nell’idea che godere dei piaceri della natura non sia un privilegio per pochi. Il target coinvolto è ampio e variegato: dalle scuole ai gruppi organizzati, dalle famiglie agli operatori di settore territoriali. Il nostro impegno è quello di coinvolgere le comunità ospitanti dalle strutture ricettive agli enti locali perché diventi un esperienza condivisa e partecipata”.
Il lavoro di SE.SA.MO, inoltre, si costruisce grazie a una rete solida di collaborazioni con i principali attori locali sia pubblici che privati, come il Comune di Lanzo, il CAI sezione di Lanzo Torinese, il CIS – Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-Assistenziali di Ciriè e la Fondazione Matrice ETS di Torino.
Alberto Anselmo, Presidente di Confcooperative Habitat Piemonte, ha commentato: “Le cooperative di comunità piemontesi ricoprono un ruolo decisivo nelle aree interne e nei territori montani. Siamo lieti di aggiungere il nome di SE.SA.MO. tra le protagoniste della cooperazione di comunità, in un territorio dal grande potenziale come quello di Lanzo”.
Irene Bongiovanni, Presidente di Confcooperative Piemonte Nord, ha ricordato come “in un’estate caratterizzata da irrisolti dibattiti sull’overtourism e i rischi che si annidano dietro al desiderio comune di viaggiare, il percorso intrapreso da SE.SA.MO ci ricorda che una sana offerta turistica non può prescindere da un dialogo costante tra le comunità locali e i turisti, in tutte le loro peculiarità. Il territorio ha bisogno di questi esempi virtuosi e siamo orgogliosi provengano dal mondo della cooperazione”.