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Confcooperative Piemonte Nord

Pubblicato il 9 Settembre 2022

Le parole del Presidente su impatto sociale e trasformazione urbana

Prosegue il cammino che mira a mettere al centro l’impatto sociale nelle scelte e nelle azioni dei soggetti territoriali. Quello che è maturato con la firma del Protocollo tra Città di Torino, Camera di commercio di Torino e Compagnia di San Paolo non è che un ennesimo segnale di come questo atteggiamento sia ormai una costante nei comportamenti di chi ha ruoli e responsabilità verso il bene comune e la comunità stessa. In tale direzione si stanno muovendo ormai da tempo anche i sistemi finanziari ed i sistemi bancari e le iniziative che, per fortuna, non si contano più. 

Questo è un bel segnale, anche se accompagnato ancora da tanto disordine: disordine di modelli, forse anche disordine dei fini (che talvolta si spinge anche a trasformarsi in opportunismo “peloso”). Ma questo è anche un segnale della ricchezza del pensiero e dell’attenzione che si sta ponendo a tale tema e che porta insieme alla ridondanza al bisogno di vagliare molte strade per poi arrivare a individuare le più efficaci (io poi confido sempre nel fatto che se ci si orienta insieme verso uno stesso obiettivo, nel lungo periodo, magari da strade diverse ma all’obbiettivo comune si giunge). 

La cooperazione sta da tempo camminando in questo solco, anche, come ha sicuramente fatto la cooperazione sociale, da apripista. 

In stagione di pandemia, di guerra, di crisi energetica e ambientale poter pensare che c’è spazio per la valutazione d’impatto è lenitivo e premiante per chi da sempre con pochi mezzi e spesso con poca considerazione sociale ai temi dell’impatto ha dedicato vita e professione. 

Questa è per me l’ennesima occasione in cui ringraziare la cooperazione per quello che ha messo a disposizione della comunità con la consapevolezza che i se ed i ma (quelli dei cooperatori) ci sono e sono tanti ma anche con la determinazione di chi è abituato a riconoscere il premio nei risultati e non nei riconoscimenti. 

Queste riflessioni emergono leggendo l’articolo pubblicato su LA STAMPA dedicato agli Immobili pubblici, dove è tanta l’attenzione, pubblica e privata, riservata all’impatto sociale ed ai progetti di trasformazione e riqualificazione urbana.