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Confcooperative Piemonte Nord

Pubblicato il 20 Aprile 2020

#iorestoacasa: un incubo per le donne vittime di violenza

#iorestoacasa, #stayhome: è questo l’invito del Governo, sancito anche con la restrizione degli spostamenti prevista dal DL Cura Italia, per contrastare la diffusione del virus COVID-19.
Ma la casa è davvero la dolce casa, il luogo sicuro per eccellenza, per tutti? Per troppe donne vittime di violenza, #iorestoacasa è una prigione, un incubo da cui non si riesce a uscire. E all’emergenza sanitaria si aggiunge un’altra emergenza: l’inasprirsi della violenza di genere.

Quando stare a casa è pericoloso

I reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, denunciati a tutte le Forze dell’ordine, sono passati dai 1.157 dei primi 22 giorni di marzo 2019 ai «soli» 652 dello stesso periodo di quest’anno.

Questo dato, ben lontano dall’essere un segnale positivo viene visto con molta preoccupazione dagli operatori del settore, per i quali la diminuzione delle domande non è dovuta ad un diminuzione delle violenze, ma dall’impossibilità per le donne di denunciarle.

La preoccupazione è ben espressa dalla Senatrice Valeria Valente, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio , nonché su ogni forma di violenza di genere che, nell’apertura della relazione della seduta dello scorso 26 marzo, sottolinea:

La violenza di genere contro le donne rischia nell’attuale situazione di

emergenza di aggravarsi ulteriormente: l’isolamento, la convivenza forzata, le restrizioni alla circolazione e l’instabilità socio-economica comportano per le donne e per i loro figli il rischio di una maggiore esposizione alla violenza domestica e assistita.

La prolungata condivisione dello spazio abitativo rischia di determinare non solo un aumento del numero stesso di episodi di violenza, ma anche un loro aggravamento, innalzando il pericolo dell’escalation di violenza che caratterizza le situazioni di violenza domestica.

Le richieste della Commissione al Governo

Nella Relazione della commissione approvata all’unanimità, si chiedono misure urgenti da tradurre in emendamenti anche sul Decreto Cura Italia. In sintesi:

Scarica la relazione della commissione d’inchiesta sul femminicidio del 26 marzo 2020Download

Libera Puoi

Una prima risposta è data dalla campagna di comunicazione Libera Puoi.

Promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità a sostegno delle donne vittime di violenza durante la difficile emergenza causata dall’epidemia da Covid19, la campagna vuole:

Il messaggio è affidato alle voci e ai volti di Caterina Caselli, Paola Cortellesi, Marco D’Amore, Anna Foglietta, Fiorella Mannoia, Emma Marrone, Vittoria Puccini, Giuliano Sangiorgi, Paola Turci, che hanno risposto all’invito della Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

In un breve ma incisivo video, invitano le donne vittime di violenza, anche durante l’emergenza da coronavirus, a chiedere aiuto rivolgendosi al numero 1522.

Per il contrasto agli abusi e alla violenza #FATTISENTIRE

È l’invito della Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative. Da sempre in prima linea per la difesa dei diritti delle donne e delle pari opportunità, invita a condividere la campagna Libera puoi e le iniziative di contrasto alla violenza di genere.

Ma se le campagne di comunicazione sono essenziali, lo sono altrettanto gli interventi da attivare per fornire una reale rete di sostegno alle donne vittime di abusi.

In questa direzione, la Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative, intende attivare un dialogo con la Ministra Bonetti e la affinché vengano attuati interventi messa in sicurezza (con la fornitura di DPI adeguati) delle strutture di accoglienza, di potenziamento con finanziamenti strutturali dei centri antiviolenza, di attivazione di linee specifiche di microcredito dedicate alle donne, di diffusione di Buone narrazioni, che possano costituire esempio ed essere di ispirazione e speranza a chi è sottoposta a violenza domestica.

Le indicazioni dell’OMS

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità richiama l’attenzione sui diversi modi in cui l’emergenza sanitaria conseguente alla pandemia COVID-19 e alle misure restrittive possano esacerbare il rischio di violenza domestica contro le donne. l’OMS sottolinea l’importanza di garantire il mantenimento dei servizi di supporto e assistenza medica per donne e bambini vittime di abusi familiari e indica le azioni che gli operatori dei servizi sanitari possono realizzare.

Il documento dell’OMS, inoltre, fornisce raccomandazioni su quali misure possano essere adottate da governi, operatori sanitari, membri della comunità per intervenire nella riduzione del fenomeno e dei suoi impatti. Fornisce, infine, suggerimenti per affrontare lo stress a casa e le azioni che le donne e i loro familiari possono intraprendere.

Scarica il documento dell’OMS (in inglese)Download

Nota: La Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio , nonché su ogni forma di violenza di genere è stata Istituita con deliberazione del Senato della Repubblica del 16 ottobre 2018 e prorogata con deliberazione del Senato della Repubblica del 5 febbraio 2020.