In data 13 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Rilancio e siamo in attesa della pubblicazione del testo.
Dal comunicato stampa, apparso sul sito internet del CdM, sembra che venga reintrodotto l’obbligo per i datori di lavoro, che intendono accedere agli ammortizzatori sociali, di svolgere la procedura di informazione, la consultazione e l’esame congiunto, con le organizzazioni sindacali, anche in via telematica, entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva.
Ricordiamo che tale adempimento era stato abrogato dalla legge di conversione del Decreto Cura Italia con decorrenza dal 30 aprile…. quindi, se fosse confermato, ci sarebbe stato un rapido ripensamento.
Per chi avesse usufruito delle nove settimane di cassa integrazione o assegno ordinario Fis, previsto dal Decreto Cura Italia, può richiedere ulteriori cinque settimane.
È riconosciuto anche un eventuale ulteriore periodo di durata massima di quattro settimane di trattamento nei giorni decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020.
Altra novità, ai beneficiari di assegno ordinario spetta anche l’assegno per il nucleo familiare, precedentemente negato.
Si estende a cinque mesi (quindi 17 agosto 2020) il termine previsto dal decreto-legge “cura Italia” entro il quale sono vietati i licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo e quelli collettivi e sono sospese le procedure in corso.