Nelle giornate del 10 e 11 marzo, la Città di Torino ha fornito agli Enti gestori le indicazioni operative per la gestione dei servizi e delle strutture di accoglienza afferenti Area Inclusione Sociale in seguito DPCM 8 e 9 marzo 2020.
Le indicazioni si ispirano alla bozza delle Linee guida diffuse sul sito della Regione Piemonte, specificando i punti dove la direttiva Regionale non ha dato indicazioni.
Per quanto riguarda i servizi diurni, la Città di Torino invita gli Enti gestori a valutare l’attivazione di interventi sostitutivi a domicilio.
Devono, in questo caso, sussistere le condizioni organizzative e sanitarie atte a garantire la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti.
Il servizio rimane attivo con primo accesso telefonico ed intervento in presenza in caso di emergenza.
Gli Enti gestori dovranno informare l’Ufficio Stranieri e il Sostegno agli Adulti in difficoltà alle mail: stranieri@comune.torino.it e adulti@comune.torino.it in relazione alle misure organizzative adottate da ciascun servizio, in accordo con i medici competenti per l’attuazione delle disposizioni pubblicate sul Sito del Ministero della Salute.
Sospensione dell’attività fino al termine dell’emergenza con risposta telefonica del personale in smartworking.
Sospensione dell’attività fino al termine dell’emergenza; deve essere garantita, con il consenso delle parti coinvolte, la possibilità di chiamata e/o – laddove possibile – di video-chiamata; analogamente sono sospesi i rientri a domicilio dei minori in comunità o in affidamento.
L’attività prosegue a domicilio con il consenso dei genitori e degli affidatari e adottate le dovute cautele, in modo da mantenere un costante contatto con l’utenza e garantire i servizi essenziali. In alternativa individuando altre forme di contatto telefonico, in video chiamata o con il ricorso ad altri dispositivi, così da garantire il monitoraggio delle situazioni e avvisare i Servizi in caso di emergenze.
I servizi residenziali sono trattati dal D.P.C.M. del 8/03/2020 per i quali è limitato l’accesso dei visitatori e di ogni utenza esterna. È necessario, inoltre, richiedere agli ospiti il rispetto delle norme relative alla limitazione delle uscite, verificando la presenza delle motivazioni per cui sono consentite. Gli operatori sociali, dotati degli opportuni ausili devono comunque garantire l’assistenza continuativa agli ospiti. I titolari dei servizi devono garantire la copertura degli operatori mancanti.
In relazione ai nuovi inserimenti, essendo un obbligo di legge la collocazione in luogo sicuro di un minore in stato di abbandono ( ex 403 c.c.) le attività del Servizio di Pronto Intervento della Città e dei Servizi Sociali in genere in materia non possono essere sospese e neppure le disponibilità all’accoglienza da parte di fornitori accreditati nella loro qualità di Concessionari di Pubblico Servizio. È comunque necessario verificare lo stato di salute dei minori accompagnati per un eventuale inserimento: essi non devono presentare evidenti sintomi di raffreddore, tosse o febbre, in presenza dei quali è necessario un preventivo consulto medico. Il Servizio di Pronto Intervento chiederà al personale delle Forze dell’Ordine tale verifica, verifica che i gestori dei presidi sono autorizzati a richiedere loro qualora un minore con tali sintomi venisse accompagnato in assenza della stessa. È importante dotarsi di dispositivi utili ad effettuare la rilevazione della temperatura corporea in modalità a distanza o monouso.
I corsi programmati per il mese di marzo sono rinviati secondo il calendario da concordarsi con gli uffici regionali competenti. Per i corsi dei mesi successivi, si valuterà successivamente secondo l’evolversi dell’emergenza.