Con la Legge 5 novembre 2021, n. 162, La Legge Sulla Parità Salariale, è stata aggiornata la normativa contenuta nel Codice delle Pari Opportunità del 2006, con l’auspicato fine di rafforzare la tutela della parità opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo:
- Viene specificata la nozione di discriminazione, includendo qualsiasi fonte di svantaggio o limitazione che sia motivato da stato di gravidanza, di maternità o paternità e dall’esercizio dei relativi diritti, ma anche semplicemente del sesso, dell’età anagrafica o delle esigenze di cura personale o familiare;
- Viene esteso l’obbligo di redazione, con cadenza biennale, di un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in relazione ad occupazione, reclutamento, assunzione, inquadramento contrattuale, retribuzione complessiva, formazione, promozione professionale e conciliazione vita-lavoro, inclusa la presenza di politiche aziendali per un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, a tutte le aziende, private o pubbliche, con più di 50 dipendenti; Il suddetto rapporto sulla parità di genere può essere volontariamente redatto anche dalle aziende con meno di 50 dipendenti;
- Viene introdotta, a partire dal 1° gennaio 2022, la Certificazione della Parità di Genere, al fine di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
Agevolazioni
La CERTIFICAZIONE di parità di genere può dare accesso a sgravi contributivi e premialità nella valutazione dei bandi pubblici:
- uno sgravio contributivo in misura pari all’1% delle somme da versare a titolo di contributi previdenziali per i dipendenti, con il limite massimo di 50mila euro annui per ogni azienda (il finanziamento della misura ammonta, per l’anno 2022, a 50 milioni di euro; nei prossimi anni gli stanziamenti potranno essere incrementati ricorrendo ai fondi del Pnrr):
- un punteggio aggiuntivo valevole per la partecipazione ad appalti e gare indetti dalle Pubbliche Amministrazioni e per la concessione di finanziamenti europei, nazionali e regionali, con le modalità stabilite nei rispettivi bandi.
Vuole essere una leva per un cambiamento culturale che parte dalle imprese, sostenibile e durevole nel tempo.
Il documento riflette gli esiti del confronto svoltosi nel Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese previsto dal PNRR Missione 5, coordinato dal Dipartimento per le Pari Opportunità e a cui hanno partecipato il Dipartimento per le politiche della famiglia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Consigliera Nazionale di Parità.
Per informazioni
Se siete interessati/e ad approfondire potete contattare Il Consorzio Il Nodo Formazione, Consulenza e Ricerca, nella persona di Alessandra Brogliatto alla seguente mail alessandra.brogliatto@confpiemontenord.coop.
Riferimenti normativi