Il 13 gennaio scorso, l’assessore alle Politiche della Famiglia e dei Bambini della Regione Piemonte, Chiara Caucino, ha presentato in Commissione Sanità alla Regione il disegno di legge “Allontanamento zero. Interventi a sostegno della genitorialità e norme per la prevenzione degli allontanamenti”
L’obiettivo del provvedimento ha dichiarato l’Assessore Caucino, è quello
di tutelare al massimo i bambini, istituendo, in particolare, l’obbligatorietà dei Progetti educativi familiari (Pef) per garantire condizioni adeguate a mantenere il minore nel nucleo originario. Nessun minore allontanato e nessuna comunità familiare, infatti, dimenticherà mai, e per tutto il corso della propria vita, un trauma tanto doloroso come l’allontanamento forzato dalla famiglia naturale. Nel momento in cui si rileva un disagio le Istituzioni hanno il dovere di restare accanto ai genitori, cercando di evitare inutili sofferenze per i piccoli. Vogliamo dare massima centralità al nucleo familiare, puntando a ridurre il 60 per cento di allontanamenti anche attraverso un eventuale sostegno economico alle famiglie; mentre l’inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali dovrà avvenire in via residuale ed eccezionale”.
Il provvedimento, che intende tutelare i bambini, apre più dubbi di quante risposte fornisca.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore sociale ha presentato oggi, 14 febbraio, all’Assessore Caucino, un articolato documento che mette in luce tutti i punti deboli del disegno di legge.
L’Alleanza delle Cooperative piemontesi, nell’assumere un atteggiamento costruttivo con l’amministrazione regionale, rilancia un’insieme di proposte e azioni concrete.
La tutela dell’infanzia e il sostegno alla genitorialità non può essere affrontato come una semplice questione economica. È fondamentale l’azione comune e sinergica di tutte le componenti coinvolte: servizi pubblici, istituzioni, organizzazioni del privato sociale, forze sociali.