Il Decreto Legge 34 così detto #RILANCIO, all’art 15, ha stanziato una dotazione aggiuntiva di 20 milioni di euro per incrementare il fondo a sostegno del Servizio Civile. Tale dotazione non è sufficiente a supportare nemmeno 4 mila “nuovi” volontari. Il campanello di allarme era stato lanciato dalla Rappresentanza Nazionale dei Volontari in Servizio Civile. Anche noi aderiamo all’appello #CentoXCentoServizioCivile.
Mai come oggi dipendiamo dagli altri. Dai medici e dagli infermieri che ci curano, dagli agricoltori che ci nutrono, dalle forze dell’ordine che ci proteggono. Tra i tanti, c’è però chi sfugge ai grandi schermi: sono le decine di migliaia di Operatori Volontari in Servizio Civile. Trasportano malati, assistono anziani e senzatetto, consegnano e distribuiscono viveri e medicine, supportano la Protezione Civile. Nell’ora dell’incertezza e della disperazione, anche loro sono simbolo di speranza.
Inizia così l’appello lanciato il 19 maggio 2020 dalla Rappresentanza Nazionale degli Operatori Volontari in Servizio Civile
Il comunicato stampa continua:
Nonostante questo, proprio oggi potrebbero essere il doppio: per mancanza di risorse, ogni anno oltre metà dei progetti non prende il via. Una questione cara al Ministro Spadafora che, credendo in questo Istituto, coraggiosamente si è impegnato a promuovere futuri investimenti nel Servizio Civile utili all’avvio di 50.000 volontari.
Ma il DL “Rilancio”, nonostante gli interventi a sostegno del Servizio Civile del Ministro Spadafora e del Premier, non contiene tuttavia fondi sufficienti per ulteriore per l’avvio dei volontari.
Il Governo ha oggi un’occasione unica per impiegare un enorme contingente di operatori volontari per contribuire a rispondere concretamente all’emergenza in atto: finanziare i progetti che saranno depositati entro il 29 maggio 2020 dagli Enti che quotidianamente accolgono per conto dello Stato i volontari, agevolando il Dipartimento per il Servizio Civile che potrà concentrarsi sulla sola verifica di idoneità dei progetti, risparmiando tempo prezioso e permettendo così un nuovo bando per i giovani in autunno.
Questo sforzo costituirà un duplice investimento: l’impiego degli operatori volontari nella difesa non armata e nonviolenta della Patria farà del Servizio Civile un supporto concreto alla ripartenza del Paese e al contempo una straordinaria opportunità di crescita per i giovani, rafforzandone lo spirito di appartenenza alla nostra Repubblica.